La sola cosa necessaria affinche' il male trionfi e' che gli uomini buoni non facciano nullaEdmund Burke


venerdì 16 marzo 2012

Mongolfiere chimiche

La fantasia perversa e la mente malata di “scienziati” mentecatti non smettono di suscitare indignazione e ribrezzo. I fautori della Geoingegneria, il “volto umano” della contaminazione deliberata in atto già da decenni, ne escogitano sempre delle nuove pur di avvelenare il pianeta con il pretesto di voler arginare il “riscaldamento globale”. Ora gli ingegnosi pazzoidi propongono di usare delle mongolfiere per disperdere altre tonnellate di veleni nella biosfera. Da rilevare che, a differenza di altri articoli circa la Geoingegneria, in quello che pubblichiamo sono per la prima volta menzionati “sali ed ossidi metallici”! Naturalmente il cosiddetto “effetto serra” da biossido di carbonio è una spudorata fandonia ed una bugia ancora più colossale è l’intento di salvare il pianeta. Comunque, quando la verità verrà a galla, sarà un vero miracolo, se “scienziati” organici al sistema e negazionisti riusciranno a salvare il c...

L’ultima spiaggia per combattere il global warming? Mongolfiere giganti che deviano i raggi solari rilasciando una sospensione di particelle chimiche.

La Geoingegneria non smette di stupire (sic). L’ultimo piano B per il salvataggio (sic) del pianeta dagli effetti del surriscaldamento globale (sic) arriva da un team di “scienziati” britannici di Oxford e Cambridge ed ha ancora una volta dell’incredibile. La squadra di ricercatori sta studiando la possibilità di realizzare un “vulcano artificiale” da “lanciare” nella stratosfera che possa, con le sue eruzioni, rilasciare quotidianamente delle particelle schermanti i raggi solari. L’idea sarebbe quella di creare una speciale mongolfiera gigante – della stessa ampiezza dello stadio britannico di Wembley – da lasciar sospesa a ventimila metri di altezza tramite un lunghissimo tubo; attraverso quest’ultimo, ogni giorno verrebbero trasportate e quindi rilasciate nell’atmosferia centinaia di tonnellate (!) di particelle di argilla, sali o ossidi metallici e acqua. La sospensione di goccioline, spiegano gli “scienziati”, impedirebbe parzialmente il passaggio dei raggi solari.


Una prima prova si svolgerà ad ottobre in un aeroporto in disuso a Sculthorpe, a nord di Norfolk, con un dirigibile a “palloncino”, dello stesso tipo impiegato normalmente dalle agenzie pubblicitarie. Il vulcano sarà portato in realtà ad altitudine di soli 1.000 metri e sarà collegato a terra con un semplice tubo da giardinaggio che scaricherà in aria soltanto acqua. Impiegando 10-20 vulcani galleggianti, in grado di riversare nell’atmosfera 10 milioni di tonnellate di particelle ognuno, si potrebbe ottenere un calo globale pari a 2 °C della temperatura, sostengono gli “scienziati”. Per quanto non esente da criticità, il progetto ha ricevuto l’appoggio di sir Martin Rees, l’ex-presidente della Royal Society, che nel 2009 si è detto favorevole al ricorso alla Geoingegneria in mancanza di risultati concreti dal fronte politico.

Fonte: rinnovabili.it


visto e tratto da : tankerenemy

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