La sola cosa necessaria affinche' il male trionfi e' che gli uomini buoni non facciano nullaEdmund Burke


giovedì 5 luglio 2012

Guerra ambientale e siccità – l’Europa sotto attacco!

Seguono 6 articoli/notizie                                      autore: Lino Bottaro
Distratti dagli Europei di calcio e poco attenti per natura, non ci accorgiamo che l’Italia è arrivata in finale, si ma nel finale di partita ambientale. In Pianura Padana si sta dando fondo ai pozzi di acqua fossile dopo di che rimarrà solo acqua inquinata di canali di scolo e l’acqua degli acquedotti a costi proibitivi. Nessuno ci dice o propone di risparmiare l’acqua! L’acqua diventerà un grande affare e  costerà in un prossimo futuro,  come già adesso in Africa, più del petrolio? La prime aziende ad essersi buttate a capofitto nel grande furto dell’oro bianco in Libia furono proprio le multinazionali francesi dell’acqua, quelle che spingono per la madre di tutte le privatizzazioni in Italia. Sapremo resistergli?
Distratti dalle scemenze quotidiane con cui ci abbeverano i  media di regime non ci accorgiamo di una cosa che già si studia nelle università di mezz’Europa e cioè la desertificazione dell’Italia. Le correnti di aria umida atlantica non entrano più in Europa come se qualcosa sbarrasse loro la strada.

Credo che i nostri ben pagati politici conoscano la guerra ambientale in atto ed il totale cedimento alle richieste Usa di concedere loro la sovranità sul nostro spazio aereo e la piena libertà di modificazione del clima contrattata e siglata dai nostri Alleati con il precedente primo ministro, Berlusconi.
E’ veramente scoraggiante e sconcertante sentire belati e belati di lamentele che riguardano il lavoro, l’economia, la finanza, l’ordine pubblico e la sanità tutti argomenti nei quali non riusciamo ad intervenire e a decidere, con dei sindacati pronti a scioperare al primo taglio della sanità. (Poveri non sanno che meno medicine significa meno morti! E meno ricoveri ospedalieri significa abbassare la percentuale di malattie di origine iatrogena oggi al 64% del totale) La politica italica e l’informazione serva è fatta di promesse e gossip e politica a perdere senza che nessuno, ma proprio nessuno dei nostri politici che abbia quel minimo di autonomia e dignità, si esponga a pretendere una indagine  sulla guerra ambientale che ci vede già perdenti ed impotenti. Questa aggressione al clima si rivela essere il più terribile e distruttivo degli attacchi e si riperquoterà sull’ambiente e sulla nostra qualità della vita per i secoli futuri.



Su Tankerenemy, il sito di quei combattenti dei fratelli Marcianò, possiamo leggere alcune cosette che ci doverbbero far rizzare i capelli…. Di una cosa siamo certi: la quantità di acqua che scende al suolo è sempre la stessa ma inspiegabilmente le piogge invernali ora vanno in Palestina, Israele o in India e Pakistan o ancora cadono initerrottamente sui Carpazi e Danubio fino a creare alluvioni drammatiche.  http://www.stampalibera.com/?p=2675
Già qualche anno fa scrivevo un articoletto in cui sostenevo la possibilità di una azione umana alla base del cambiamento di clima che allego  in finale di articolo.
LB

Grosso guaio a Meteolive

Qualche giorno addietro, Alessio Grosso di meteolive.leonardo.it ha disquisito sull’anomalia meteorologica che defrauda da più di un anno il Nord Italia delle piogge. Scrive l’”esperto”:
Manca una vera perturbazione da oltre un anno: grave anomalia - Le carte nel medio termine vedono fronti anche spettacolari avanzare verso il Mediterraneo per poi rimangiarsi il tutto a pochi giorni dall’evento, con saccature pronte a spezzarsi inesorabilmente all’altezza della Costa Azzurra o del Golfo del Leone, senza riuscire ad entrare in maniera decisa e compatta sul Mediterraneo centrale. [...] Troviamo che la situazione sia gravissima: un fronte che innaffi adeguatamente e in modo democratico il nord e le regioni centrali tirreniche non si vede da oltre un anno. [...] Ora invece siamo tornati a fare i conti con passaggi difficili, anche quando sembra andare tutto in modo apparentemente normale. [...] Di certo sembra quasi che una sorta di triangolo delle Bermuda, tra Baleari, Monaco e la Corsica inibisca i passaggi perturbati. I fronti spesso hanno il “mal di Francia” come si dice in gergo e non riescono a valicare le Alpi, altre volte scompaiono dalle mappe ancor prima di abbordare il Continente e lì la cosa diventa più grave. Lasciate stare l’HAARP però, non è lì che voglio arrivare, qui si tratta di ragionare scientificamente, non fantascientificamente per scoprire le cause di uno strano black-out troposferico“.
Da queste righe si vede come la meteorologia ufficiale annaspi sempre più, tentando invano di conciliare un’indiscutibile alterazione meteo-climatica con la pervicace esigenza di negare le vere cause dei disastri che si succedono a ritmo sempre più convulso. Le parole di Grosso sono quanto mai eloquenti: egli non solo riconosce il problema, ma identifica le aree precise in cui le perturbazioni sono fagocitate: i fronti si sgretolano ad ovest del Portogallo. Le poche perturbazioni che riescono ad approssimarsi all’Italia, sono frenate ad occidente delle Alpi o annichilite nella regione compresa tra le Baleari, la Costa Azzurra e la Corsica.
E’ questa una regione di interesse militare, teatro di incessanti e massicce operazioni chimico-biologiche, una specie di triangolo della morte. Da una base nel Nord Ovest della Corsica fu probabilmente generato il cono che provocò l’alluvione a Genova. Le mappe satellitari testimoniano in modo inoppugnabile che la “grave anomalia” che tanto inquieta Grosso (e non solo lui) non palesa alcunché di naturale. Inoltre un “semplice” sguardo al cielo dimostra che le radici del problema sono da ricercare nelle manipolazioni della biosfera e non in fantomatici black out troposferici. Alessio Grosso, come tutta la masnada di pseudo-esperti, è organico al sistema della disinformazione: il suo compito è quello di creare soggezione nei lettori, usando un linguaggio irto di tecnicismi, non compreso dai più, insieme con affermazioni tautologiche. La conoscenza della reale origine dei fenomeni meteorologici aberranti viene così occultata da una cortina fumogena. Resta il fatto che nella freudiana “Excusatio non petita, culpa manifesta”, il Nostro cita H.A.A.R.P.. Si ha l’impressione che menzionare il riscaldatore ionosferico non serva solo a prevenire le obiezioni degli interlocutori (la classica occupatio dell’arte retorica), ma che sia un rospo che Grosso ha voluto sputare. Non mentire a te stesso, Alessio: non è H.A.A.R.P.? Vuoi forse convincerti che la colpa è di Gargamella?

Spagna: incendi vicino Valencia, migliaia di sfollati

02 Luglio 2012 – 16:52

(ASCA-AFP) – Valencia, 2 lug – Migliaia di sfollati nella zona vicino a Valencia, in Spagna, a causa degli incendi che in questi giorni hanno distrutto decine di migliaia di ettari di terreno. Duemila vigili del fuoco, appoggiati da una quarantina di velivoli antincendio, hanno praticamente domato il primo rogo, scoppiato giovedi’ nei pressi di Cortes de Palla e stanno cercando di fermare il secondo, nei pressi della citta’ di Andilla.
Gli incendi, in quella che e’ la stagione piu’ arida in Spagna da oltre 70 anni, hanno costretto circa 3.000 persone a lasciare le proprie abitazioni. Ieri fumo e cenere hanno raggiunto anche la citta’ di Valencia.

L’ALLARME fonte: http://www.lettera43.it

Siccità in Italia: rischio acqua razionata d’estate

Il climatologo: «Piogge al 30% del normale, in Toscana grossi guai».

Allarme acqua, e la sete può divenatare un problema. L’analisi inquietante degli esperti disegna scenari pericolosi per l’estate 2012.
Colpa delle piogge cadute da settembre a marzo in Italia, che sono pari ad appena il 30% dei valori normali.
Lo ha sottolineato il climatologo Giampiero Maracchi che ha parlato di «rischio razionamento dell’acqua in estate».
POZZI E FIUMI NON PIENI. Un guaio non banale: «Le precipitazioni non sono state sufficienti a riempire pozzi, fiumi e invasi, da dove proviene l’acqua che si beve», ha spiegato. «D’ora in poi, anche se dovesse piovere normalmente, l’acqua caduta non si accumulerà perché l’evaporazione la disperderà».
SPOSTAMENTO DELLE MASSE D’ARIA. A determinare questa situazione, secondo l’esperto, sono stati i cambiamenti climatici «che hanno provocato una deviazione della traiettoria delle masse d’aria. Le perturbazioni si sono spostate sul Nord Europa ad alte latitudini a causa della cella tropicale di Hadley, un’area di alta pressione che si è spinta più a Nord».
SICCITÀ SOPRATTUTTO IN TOSCANA. L’allarme siccità, per Maracchi, «riguarda in particolare la Toscana, dove l’invaso del Bilancino ha accumulato solo 30 milioni di metri cubi, pari a un terzo della sua capienza. Inoltre la portata dell’Arno è pari a un decimo della portata normale in questa stagione».
Ansia anche per l’agricoltura, con probabili danni a colture come granturco, mais e frumento «che sono meno produttive, e lo stesso ulivo».
Secondo il climatologo negli ultimi 10 anni questa situazione si è verificata ogni due-tre anni circa.

Crolla la produzione di grano in Francia, allarme siccità in tutta Europa

24/05/2011
Crolla la produzione di grano in Francia. La Agritel, la società transalpina specializzata nelle analisi di mercato in agricoltura, ha previsto un calo dell’11% rispetto allo scorso anno per quanto riguarda il frumento tenero. Una situazione causata dalla siccità che sta interessando tutta l’Europa centrale e che sta costringendo gli analisti a rivedere le stime produttive, sino a ieri date un po’ ovunque in aumento, anche in considerazione del fatto che il paese transalpino è il primo produttore comunitario di cereali.
Non va meglio in Germania. In quello che è il secondo paese cerealicolo dell’Unione, l’assenza di pioggia potrebbe portare a una diminuzione del 7% circa, secondo i dati dell’Associazione delle Cooperative Agricole. Ma le condizioni meteo che in questo avvio di 2011 hanno visto un calo netto delle precipitazioni (-40% tra febbraio e aprile) stanno facendo sentire i propri effetti anche su altri paesi, a cominciare da Gran Bretagna e Polonia, gli altri due grandi produttori che potrebbero  veder svuotare i propri granai.
La situazione, soprattutto se dovesse perdurare nelle condizioni attuali, rischia di portare a un generale ribasso delle previsioni produttive mondiali di frumento, che il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti, l’Usda, ha inizialmente indicato in 670 milioni di tonnellate. Tra l’altro l’incertezza sull’evoluzione delle condizioni del tempo sta interessando anche i campi americani.
A complicare ulteriormente le cose, il fatto che le previsioni del tempo non indicano grossi mutamenti almeno fino a giugno, quando lo stato vegetativo delle piante potrebbe risultare definitivamente compromesso. D’altro canto, un’improvvisa inversione di tendenza e l’arrivo della sospirata pioggia potrebbe cambiare gli scenari.
E’ l’Italia? Nel mese di aprile la situazione nel Nord del Paese è stata praticamente identica a quella registrata nel resto dell’Europa. Secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Isac – Cnr, è caduto addirittura dal 75 per cento al 100 per cento di pioggia in meno, mentre le temperature sono state superiori alla media dai 2 ai 4,5 gradi centigradi.
Alcuni giorni di maltempo registrati maggio hanno portato un minimo di sollievo alle colture, ma ancora insufficiente a scongiurare il rischio siccità. Determinanti per le sorti delle produzioni cerealicole saranno le prossime settima

immagine articolo 23805

ALLUVIONI di proporzioni bibliche in India

 Gli sfollati ammontano, secondo stime provvisorie, a 2 milioni di persone. Un intero stato dell’India, quello di Assam, è alle prese con piogge monsoniche da più di due settimane. 23 su 27 distretto risultano allagati, per un totale di circa 2 mila villaggi. Il bilancio delle vittime, ufficioso, è di 80 persone. Secondo le autorità locali, è dal 1998 che non si verificavano alluvioni di questa portata.
Ivan Gaddari

Articolo del 24 settembre 2010 http://www.stampalibera.com/?p=15280

Una notte che il sonno tardava a prendermi mi è tornato in mente un fattaccio descritto dal bravo Maurizio Blondet  riferito al capo del governo israeliano.
Quando un tipaccio come Netanyahu si permette di prendere un aereo privato e impone senza preavviso in tutta segretezza  la sua visita al Cremlino, bisogna dedicargli attenzione pensavo, per una buona serie di motivi:
A)  E’ così terribilmente  autorevole da imporre la sua visita senza preavviso,
B)  la Russia è così in deficit di autorevolezza o ricattabile da subire la presenza del leader guerrafondaio israeliano.
C) Anche in Russia si commemora d’ora in poi la soah!  Medvedev appartenendo al popolo eletto concede spazio ai suoi, ma in che misura ?
Ecco quanto Maurizio Blondet di effedieffe.com risponde ad un lettore:  “Le racconto una voce che circola, di cui naturalmente non posso trovare conferma indipendente, ma che mi pare divertente (e verosimile). Si ricorda che misterioso viaggio-lampo che Netanyahu fece a Mosca nel settembre 2009? Secondo le voci, il colloquio con Putin aveva come argomento l’Iran, l’ultima ossessione israeliana, le armi che Mosca fornirebbe a Teheran, l’esitazione di Mosca ad approvare un’aggressione unilaterale israeliana… insomma la solita paranoia. Ad un certo punto Netanyahu è diventato minaccioso, ha detto a Putin di guardarsi il didietro, perchè non ci vuole tanto a far salire da Mosca una nube a forma di fungo. Putin ha replicato che lo stato d’Israele poteva diventare un portacenere in 24 ore, e poi ha trascinato il pazzo fuori dal suo ufficio: lui, fisicamente e personalmente. Non a caso è un campione di karate.
Pechè credo la notizia verosimile? Perchè un uomo dei servizi di Israele, il noto docente di storia militare Van Creveld, ha ripetuto in questi giorni che Israele ha missili atomici puntati contro tutte le capitali europee, e che “trascinerà il mondo con sè” prima di crollare. Sono minacce che Van Creveld aveva pronunciato anni fa, ed è strano che le rinverdisca ora. Nel gergo militare ebraico, si chiama “Opzione Sansone”, e questa opzione esiste davvero. In  molti casi, la debolezza dei governanti europei può essere motivata da queste minacce.”

Un’estate torrida per una pioggia intercettata ?

Andiamo a vedere ora come si muovono le correnti d’aria in quota.  e capiremo il motivo per cui (in linea teorica) provocando o favorendo le preciptazioni in Europa riusciremo a devastare l’agricoltura della Russia e della stessa Europa centro settentrionale.  Ecco che si delinea all’orizzonte un pensiero inquietante: gli incendi russi lungi dall’essere di origine naturale indicano che vi deve essere stata una azione ben coordinata e programmata ad alto livello di intelligence. Solo una azione ben progettata poteva permettere di poter incendiare così tante aree, una così ampia superfice. E’ stato un dramma nazionale una calamità di proporzioni bibliche e non è nemmeno lontanamente nei pensieri dei governanti russi l’idea che sia stato il caso a generare un simile disastro. Dunque?
O qualcuno ha approfittato della casuale situazione di grande siccità in maniera tempestiva organizzando interventi sovversivi ragionati magistralmente, oppure una ipotesi potrebbe essere quella di una possibile irrorazione dei cieli mediante scie chimiche per intercettare  le correnti di aria umida in quota ed impedire così che il vapore acqueo arrivasse in territorio russo e di un conseguente intervento di gruppi di piromani organizzati sparsi in mezza Russia.
Nel frattempo l’Europa centro settentrionale veniva devastata da piogge torrenziali che hanno portato il Danubio ad alzarsi di 7 metri  e ad invadere vaste aree agricole. Ero personalmente a luglio  nel Kopacki Rit ai confini fra Unìgheria Slavonia e Serbia ed ho visto sulle case allagate il livello di piena impensabile da tutti. Ed ecco alcune considerazioni specialistiche sull’argomento correnti.
Luoghi di origine e traiettorie dei cicloni extratropicali.
I cicloni extratropicali, o perturbazioni come vengono chiamati comunemente, che interessano l’Europa occidentale giungono, salvo rare eccezioni, dai quadranti occidentali. Sono infatti le aree depressionarie di Terranova, le coste meridionali della Groenlandia e la zona attorno all’Islanda che danno vita alle perturbazioni. Le perturbazioni si formano quando l’aria calda ed umida che staziona  sul Tropico del Cancro, aggirando da sud l’Anticiclone delle Azzorre, giunge nelle Antille e piegando verso nord al largo delle coste americane arriva a Terranova seguendo la traiettoria della Corrente del Golfo. Giungendo su un mare più freddo, l’aria più calda ed umida di origine tropicale, condensa una parte del suo vapore acqueo. Questo spiega l’instaurarsi delle basse pressioni, le nebbie spesse e persistenti che affliggono questa zona meteorologicamente diseredata che è Terranova.Mentre l’aria tropicale aggira con un movimento orario l’anticiclone delle Azzorre, altra aria di origine artica aggira in senso antiorario le zone depressionarie dell’Atlantico settentrionale.Le posizioni delle depressioni e dell’Anticiclone delle Azzorre determinano la latitudine alla quale si scontrano le masse di aria di origine artica e quelle di origine tropicale, in pratica la latitudine del fronte polare. Se l’anticiclone delle Azzorre non supera i 45°-50° latitudine nord (questo avviene soprattutto nella stagione invernale) il fronte polare può essere situato alle nostre latitudini. In questo caso le perturbazioni attraversano la Spagna, la Francia e anche l’Italia portando questi paesi ad essere in regime perturbato da ovest.
Mi pare già di sentirli i nostri detrattori: “quelli di Stampa Libera sono usciti di senno” o quant’altro e ripensandoci adesso penso si, che sia una enormità…. ma poi ritorno sempre a ragionare in dormiveglia su quegli attentati in centro Russia dove sempre con il fuoco sono stati bruciati i siti segreti di massima sicurezza e presidiati da forze armate che contenevano le prove dei trucchi mediatici di mezzo mondo compreso il presunto allunaggio  e il falso attentato islamico del 11/9 compresi. Questi siti di massima sicurezza sono stati espugnati provabilmente dai servizi segreti russi deviati (un pò come  è successo da noi con la strategia della tensione e le stragi di Stato, quando i terroristi neri si allenavano a Tel Haviv ed erano gestiti dai Servizi segreti deviati italiani al servizio dei nostri coloniali). E poi le bombe in ogni dove in territorio russo con la scusa del terrorismo islamico… questi prendono ancora due piccioni con una fava. Pensavo e ripensavo che era una dimostrazione di forza da far impallidire l’intera Europa…  Mi stavo quasi convincendo che gli israeliani stavano punendo la Russia per la sua mancata ubbidienza alle  direttive loro, cioè  ai veri e occulti padroni del mondo. Poi mi sono lentamente destato dal dormiveglia ed ho capito. Nooo dai è stato solo un brutto sogno!

LB

Fonte:  stampalibera.com

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