La sola cosa necessaria affinche' il male trionfi e' che gli uomini buoni non facciano nullaEdmund Burke


lunedì 11 luglio 2011

PIOGGIA ACIDA A LIVORNO

LIVORNO. C’è qualcosa nell’aria che macchia le auto, probabilmente una ricaduta delle emissioni di qualcuna delle ciminiere vicine. Perchè la strana pioggia acida che ha danneggiato decine di auto è ben localizzata: via Salvatore Orlando, nei pressi della centrale Enel e del porto. Stamani uno dei cittadini danneggiati, Walter Prosetti, presenterà un esposto alla Procura.

 Alcuni cittadini, impiegati nei numerosi uffici sparsi fra via Salvatore Orlando e via Paleocapa, raccontano una storia che ha dell’incredibile. Tutte le loro auto, in particolare quelle di colore scuro, parcheggiate nello spiazzo di fronte al complesso di uffici e magazzini, presentano sulla carrozzeria e sui vetri le stesse macchiette azzurre. Tutte le vetture sembrano ricoperte da piccole e fitte goccioline chiare, come se qualcuno avesse vaporizzato sulle auto un solvente o una sostanza sverniciante. La scoperta dello strano fenomeno risale allo scorso marzo. Di ritorno da un viaggio all’estero, Walter Prosetti si accorse che la sua auto nera era completamente “maculata”. L’indomani, Prosetti raccontò ai colleghi d’ufficio lo spiacevole souvenir riportato dalla vacanza, ma scoprì che anche loro avevano sulle proprie auto le stesse macchiette. Così, nel giro di poche settimane,



Prosetti ha scoperto che decine di vetture parcheggiate in zona presentano la stessa punteggiatura. Una pioggia acida che ha corroso la vernice della carrozzeria e sporcato i vetri in modo indelebile. Non c’è verso di toglierle. Sapone, cera e una buona dose di olio di gomito, si sono rivelati rimedi inutili. “Ho acquistato un’auto nuova nel novembre 2010 - racconta Prosetti - e ad aprile era già completamente rovinata”. Stessa situazione per una signora che lavora nell’ufficio a fianco: è stata costretta a riverniciare la sua Golf nera a gennaio, un intervento da 4mila euro, ma adesso la vettura si trova di nuovo nelle stesse condizioni.
 Le strane macchie azzurre hanno corroso così in profondità la vernice delle carrozzerie, che accarezzando il cofano di un’auto con la mano ci si accorge che la superficie è ruvida, quasi porosa. Quello che inquieta maggiormente sono le possibili conseguenze sulla salute dei cittadini. “Mi chiedo quali effetti possa avere sulla pelle, sui polmoni e sulle vie respiratorie - spiega Prosetti - una sostanza capace di bruciare nel giro di pochi mesi la carrozzeria di un’auto”. Ancora difficile fare ipotesi. Quello che è certo, è che nella zona nord della città sono concentrati alcuni fra gli impianti industriali più inquinanti. Si va dalla centrale Enel (proprio in via Salvatore Orlando), al cementificio, alla raffineria. Questa mattina Prosetti presenterà alla Procura un esposto contro ignoti, nella speranza di far luce sulla vicenda. La sensazione dei cittadini è che si tratti di sostanze acide, micro particelle immesse nell’atmosfera che ricadono al suolo insieme alla pioggia. A ciò si aggiungono forti odori a tutte le ore del giorno che costringono gli impiegati a barricarsi nei proprio uffici in qualsiasi stagione dell’anno.
 
Martina Corirossi 

 fonte:http://iltirreno.gelocal.it/livorno
 

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