La sola cosa necessaria affinche' il male trionfi e' che gli uomini buoni non facciano nullaEdmund Burke


domenica 8 gennaio 2012

Il fenomeno delle "hole punch clouds"

Negli ultimi anni, sono sempre più frequenti, alcuni strani fenomeni atmosferici che hanno origine da determinate coperture nuvolose. Tuttavia hanno luogo solo nelle zone in cui sono in atto le operazioni di aerosol mediante chemtrails, ossia le scie chimiche.

Il 29 gennaio 2007 gli abitanti dell'Acadiana, una regione dello stato della Louisiana, notarono nel cielo veri e propri buchi nel manto nuvoloso. A testimonianza di questo fenomeno (definito in lingua inglese "hole punch clouds" o "fallstreak holes"), è possibile vedere le due immagini qui di seguito riportate; la prima è stata ripresa dal Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) del satellite "Terra" della N.A.S.A.; la seconda dal livello del suolo. L'immagine MODIS mostra un certo numero di fori circolari in una coltre di nuvole di bassa quota al di sopra dell'Oklahoma, dell'Arkansas, della Louisiana e del Texas. Qualcuno di questi buchi è di forma allungata e, al suo interno, è evidente la presenza di una nube secondaria formata, come vedremo oltre, da cristalli di ghiaccio in ricaduta.


La N.A.S.A. ha spiegato questo fenomeno come il risultato della combinazione di temperature rigide, traffico aereo ed "insolita" instabilità atmosferica.

Il manto nuvoloso del 29 gennaio consisteva di nubi sopraffuse. Le nubi sopraffuse contengono gocce d'acqua che rimangono allo stato liquido, anche se la temperatura è molto al di sotto della soglia di congelazione. E' stato stimato che la loro temperatura è compresa tra -20° Celsius a -35° Celsius.

Quando gli aerei, provenienti dal Dallas-Fort Worth Airport, hanno attraversato queste nubi, ponendo le finissime particelle contenute nello scarico dei loro motori a contatto con le gocce d'acqua sopraffuse, ne hanno causato la glaciazione istantanea. I cristalli di ghiaccio più grandi sono quindi caduti al di sotto della base della copertura nuvolosa, lasciandosi dietro veri e propri "buchi". Tutte le foto mostrano una sorta di nube centrale all'interno del foro, formata da cristalli di ghiaccio che stanno lentamente cadendo, spinti dal loro peso maggiore rispetto alle stille d'acqua sopraffuse dello strato originario. Quest'ultime non raggiungeranno comunque il suolo a causa della loro sublimazione a contatto con gli strati più caldi dell'atmosfera sottostante.

La descrizione fornita dagli organi ufficiali circa la dinamica del fenomeno di per sé non fa una piega, ma ciò su cui occorre essere chiari riguarda le vere cause del suo innesco. Secondo gli esperti, questo effetto è ottenibile mediante l'ormai nota tecnica dell'inseminazione delle nubi (cloud seeding) che sfrutta flotte aeree per "inseminare" le nubi basse con particolato in grado di interagire con le particelle che caratterizzano le formazioni nuvolose a quote comprese tra i 6.000 ed i 12.000 piedi.

I velivoli preposti usano principalmente ghiaccio secco come agente di inseminazione per ottenere fenomeni di questo tipo, sfruttando i principi della cosiddetta "inseminazione fredda delle nubi" nella quale le gocce d'acqua sopraffuse della nube sono convertite in cristalli di ghiaccio che successivamente precipitano al di sotto dello strato nuvoloso. Durante la loro caduta, però, non hanno il tempo di raggiungere il suolo, poiché sublimano (ovvero passano direttamente dallo stato solido a quello gassoso), lasciando quel particolare buco nel manto nuvoloso. La foto sottostante mostra, ad esempio, l'effetto che si ottiene 45 minuti dopo l'inseminazione della nube.

E' di rilievo il fatto che anche gli organi ufficiali attribuiscano l'innesco del fenomeno al volo degli aerei, probabilmente perché se da un lato, si può ingannare la gente dal punto di vista fisico, dall'altro non si può certo negare l'enorme numero di scie chimiche create dagli aerei nei pressi della zona coinvolta. E', infatti, verificabile dalle molteplici foto disponibili che i suddetti fenomeni nascono sempre da formazioni nuvolose alquanto regolari, come se fossero "pettinate" da una forma di energia.

Occorre anche precisare quanto segue: di fronte a fenomeni nuovi come questi, dove la disinformazione da parte di chi ne è direttamente coinvolto dilaga, l'unica cosa certa è che, trattandosi di formazioni a bassa altitudine, la spiegazione ufficiale non sembra reggere molto. Infatti a 6/10.000 piedi non si raggiungono le basse temperature indonee alla formazione di cristalli di ghiaccio se non attraverso operazioni di aerosol clandestine. E' altresì vero che la presenza degli hole punch clouds sui cieli statunitensi, australiani ed europei è aumentata solamente negli ultimi anni, quando la modificazione climatica mediante scie chimiche ha assunto proporzioni considerevoli e soprattutto la loro presenza è limitata alle zone in cui, da svariati anni, sono in atto queste operazioni e non negli altri paesi, come dovrebbe essere, se si trattasse di un fenomeno naturale. A sostegno di ciò nessuna delle testimonianze risale a periodi antecedenti l'inizio delle operazioni illegali di aerosol e questo la dice lunga sul fatto che possa trattarsi davvero di un fenomeno naturale.

Tra le testimonianze troviamo quella di un telespettatore di una rete televisiva locale statunitense che il giorno 11 dicembre 2003 affermò:

"Questo pomeriggio ero in auto e circa alle 11-11:30 c'era la formazione nuvolosa più insolita che abbia mai visto scorrere sulla mia testa. Ho afferrato la mia camera e scattato una dozzina di foto. Mi sono meravigliato di che cosa fosse. Sembrava come un'apertura ovale fatta nella coltre nuvolosa al cui centro risiedeva una nube secondaria che andava, via via, dissolvendosi. Non mi spingo oltre, ma questa è la formazione nuvolosa più strana che io abbia mai visto ed era enorme".

Questa è invece la contorta spiegazione di un meteorologo della Florida centrale:

"L'atmosfera era molto secca da 5.000 piedi a circa 28.000 piedi. C'era uno strato piuttosto esteso di cirrocumuli (misto di gocce sopraffuse e cristalli di ghiaccio) che invadeva il cielo, associato a correnti a getto molto forti provenienti da ovest. Tuttavia gli squarci nel manto nuvoloso erano allineati Nord-Sud. Questo suggerisce che c'era una sorta di "onda" nell'atmosfera che modulava lo strato di cirrocumuli, dandogli una conformazione ondulata. Questo effetto potrebbe causare, nella porzione d'onda in fase di discesa, la caduta dei cristalli di ghiaccio nello strato di gocce sopraffuse, portandoli a incrementare il loro volume (alle spese delle gocce d'acqua sopraffuse nel volume considerato). In questo modo si apre un buco nello strato di cirrocumuli. Questo processo è molto simile al principio usato nell'inseminazione delle nubi (cloud seeding) per incrementare il volume dei nuclei di condensazione che compongono le nubi e produrre le precipitazioni. In questo tipo di fenomeno, però, la precipitazione (il termine tecnico meteorologico è “virga”) non raggiunge il suolo, poiché le particelle di ghiaccio, sublimano a contatto con gli strati più caldi dell'atmosfera al di sotto dei 28.000 piedi. La virga è evidente in qualsiasi delle foto a disposizione e risiede al centro del buco che si è creato. La sua forma è spesso una nuvola a forma di cono".

Non è fortuito se istituzioni come la N.A.S.A., di fronte a fenomeni nuovi ed evidentemente artificiali, cercano di ricondurli a cause naturali. Siamo di fronte ad una manipolazione della conoscenza scientifica per scopi di controllo delle coscienze. La nasuta N.A.S.A., ad esempio, pur di inculcare la frottola delle scie persistenti nelle nuove generazioni, non si perita di inventare ed interpretare la fisica dell'atmosfera a proprio piacimento, aggiornando gli atlanti di nefologia, in cui sono aggiunte nuove categorie di nubi che, in realtà, sono chemtrails di vario tipo ed in diversi stadi della loro rarefazione o espansione nel cielo. E’ sempre l’ente pseudo-scientifico statunitense ad organizzare corsi destinati a studenti di scuole di ogni ordine e grado: agli allievi viene insegnato come riconoscere le “innocue” scie degli aerei.

 

2 commenti:

  1. Un altro fenomeno ultimamente molto comune nei nostri cieli.
    Saluti a presto.

    Ps
    Inserito i tuoi banner nella pagina siti e blog amici.

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  2. Verissimo, grazie Cavaliere onorato

    RispondiElimina

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