Milioni di dollari donati da anonimi miliardari a sostegno di centinaia di gruppi negazionisti, attivi nello screditare la scienza del cambiamento climatico. Fondi non tracciabili e provenienti dalla parte più conservatrice e ricca dell'America. Lo rivela un'inchiesta del Guardian.
120 milioni di dollari (90 milioni di euro circa) a sostegno di più di cento gruppi negazionisti donati da facoltosi miliardari tramite fondi segreti e non tracciabili.
Denaro che è servito negli anni a creare dei veri e propri gruppi di pensiero (i cosiddetti thinktankers), attivi in tutti i campi, dalla politica al mondo accademico, per screditare e mettere alla berlina la scienza del cambiamento climatico, portandola da fatto acclarato a dubbio amletico.
Denaro che proviene dalla parte più conservatrice dell'America e donato principalmente a due fondi fiduciari, il Donor trust, e il Donor capital fund. Fondi fiduciari che assicurano ai propri donatori che il capitale non verrà mai utilizzato per scopi liberali. I donatori infatti, come conferma Whitney Ball, a capo della Donors trust, hanno spesso idee divergenti su molte questioni, ma tutti sono d'accordo sulla strenua opposizione al taglio delle emissioni climalteranti.
Denaro che va a finire direttamente a Washington o in forum segreti in Alaska o in Tennessee, tra gli scienziati di Harvard o in associazioni minori, tutte spinte dallo stesso intento, ovvero negare la scienza del clima. Denaro che è servito alla parte conservatrice del Congresso per bloccare qualsiasi possibilità dell'amministrazione Obama di agire sui cambiamenti climatici e che sta minando seriamente gli sforzi del Presidente nel suo secondo mandato.
"Il finanziamento della macchina negazionista sta crescendo e sta diventando sempre più invisibile al pubblico. I bilanci di tutti questi gruppi stanno crescendo", ha detto al Guardian Kert Davies, ricercatore di Greenpeace, che ha compilato i dati sul finanziamento dei gruppi utilizzando documenti fiscali.
"Questi gruppi stanno aumentando il gettito proveniente da fonti anonime o irreperibili. Non vi è alcuna trasparenza, non c'è modo di sapere chi li stia finanziando", ha concluso Davies.
E ciò sta accadendo perché negli Stati Uniti le donazioni di denaro offrono dei vantaggi. Sono economiche, sono fiscalmente deducibili, sono più economiche da gestire e sono assolutamente legali.
Chi crede ancora che dietro ai climate debunkers ci siano solo le lobby del petrolio, si sbaglia di grosso: “È divertente vedere come che una parte di voi crede che dietro questo movimento ci siano solo i fratelli Koch. Ma questo non è vero. Se loro non esistessero, il movimento godrebbe comunque di ottima salute”, ha concluso Whitney Ball.
Fonte originale: guardian.co.uk / Autore: Rudi Bressa / Fonte: lifegate.it
Fonte: ecplanet
Non diciamo cazzate,eh?
RispondiEliminaMaledetti pazzi assassini!
Ciao Zak.