di Gianni Lannes
La nuova mappatura della sismicità in Italia, pubblicata di recente dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, riporta la localizzazione di oltre 50 mila terremoti con magnitudo maggiore di 1.6, registrati sul territorio nazionale dal 2000 al 2012
L’Aquila, 6 aprile 2009 – prefettura – foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
L’Aquila, 6 aprile 2009 – aerosolterapia bellica U.S.A. – foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
“Nessun sisma – secondo la vulgata ufficiale però – in questo periodo ha avuto magnitudo Richter superiore a 6.0″. In realtà il terremoto dell’Aquila secondo registrazioni ed attestazioni internazionali ha superato i 6 gradi della scala Richter.
La
mappa mostra che i terremoti avvengono principalmente nella parte
superiore della crosta, a profondità minori di 15 chilometri: una firma
inconfondibile dell’attività di H.A.A.R.P. su ionosfera e faglie
sismiche attive.
“In
Appennino settentrionale e nel Tirreno Meridionale, invece, si
osservano terremoti anche a grandi profondità, fino a 600 chilometri,
che evidenziano importanti processi geodinamici in atto come quello
della subduzione di litosfera ionica al di sotto della Calabria”.
“Completano
lo studio due inserti tematici: il primo rappresenta la distribuzione
dei forti terremoti che sono avvenuti dall’anno 1000, dedotti
dall’analisi della corposa documentazione storica della Penisola.
La seconda mappa, ottenuta dai dati GPS, rappresenta la velocità alla
quale si muove l’Italia, oggi, rispetto all’Europa stabile”. A
causa delle fortissime spinte delle placche tettoniche, accelerate
dalle attività di riscaldamento dei dispositivi ionosferici, la crosta
si deforma e i massimi valori di deformazione coincidono con le aree
sismiche dello Stivale.
Due
gravissime lacune. Lo studio dell’INGV non dice nulla, delle cause
indotte dall’uomo in divisa per accelerare i movimenti tettonici. Che la
Terra sia in moto è un fenomeno ben noto, quello che non si sa è,
appunto, e non si vuole far sapere all’opinione pubblica, che le forze
armate degli Stati Uniti d’America, influenzano e forzano a piacimento
con le onde Elf dei dispositivi ionosferici, le energie naturali. In
altri termini, usano la Natura come un’arma di guerra, assolutamente
insospettabile. Ed infine, non una parola sull’analisi dei sismogrammi
sovente manomessi e sulle anomalie dei terremoti artificiali che
attanagliano l’Italia.
A
che livello è assoggettata la scienza italiana al sistema di potere
nordamericano? I sismologi del Belpaese ignorano realmente le attività
belliche in materia dello Zio Sam, sono sul libro paga o temono
spiacevoli ripercussioni?Ergo: attenzione a non prendere tutto per oro colato, soprattutto quando proviene dall’Autorità.
mappa:
http://labgis.gm.ingv.it/cartografia/cartasismicita_2000_2012.pdf
Molti terremoti rimangono dei veri enigmi e soprattutto di naturale hanno ben poco.
RispondiElimina